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L’alimentazione eterotrofa dei coralli duri by Marco Colasanti aka marcola62

INTRODUZIONE 
Premetto subito che questo articolo non vuole essere un manuale pratico per l’alimentazione dei coralli, ma è semplicemente un tentativo di riassumere informazioni tratte da lavori scientifici recenti per cercare di capire cosa e come mangiano i coralli. Bisogna dire che l’alimentazione dei coralli è stata oggetto di studio per diversi anni e ancora oggi molti aspetti non sono stati del tutto chiariti.

Già agli inizi del ventesimo secolo, nel corso della Great Barrier Reef Expedition (1928-1929), Young riporta dettagliate informazioni sulla fisiologia dei coralli di barriera. In particolare, con le sue ricerche, Young fornisce le prime evidenze sul doppio carattere del loro comportamento alimentare, sostenendo che i coralli sono sia autotrofi che eterotrofi. Ma cosa si intende per nutrizione autotrofa ed eterotrofa? È ormai universalmente riconosciuto che l’associazione simbiotica tra i coralli ed alghe simbionti, chiamate zooxantelle, è fondamentale per la crescita dei coralli poiché le zooxantelle trasferiscono la maggior parte dei loro prodotti fotosintetici ai loro ospiti (nutrizione autotrofa). In anni più recenti, comunque, numerosi studi hanno confermato che molte specie di coralli sono anche attivi eterotrofi, cioè sono in grado di ingerire organismi che vanno dai batteri al meso-zooplankton. L’eterotrofia partecipa fino al 66% del carbonio incorporato nello scheletro dei coralli e soddisfa dal 15 al 35% del loro fabbisogno energetico giornaliero, arrivando fino al 100% in casi particolari, cioè quando il carbonio fotosintetico non è disponibile, come ad esempio durante il fenomeno del “bleaching”, oppure in acque profonde o torbide.

Oltre a fornire carbonio, comunque, la nutrizione eterotrofa è importante per la maggior parte dei coralli duri (scleractinian corals) perché rappresenta una fonte insostituibile di azoto, fosforo ed altri nutrienti che non possono essere forniti dalla zooxantelle e che devono provenire necessariamente dalla cattura dello zooplankton e dal detrito organico.
In questo articolo, sono state analizzate le recenti pubblicazioni scientifiche riguardo l’importanza e gli effetti della nutrizione eterotrofa nei coralli duri. Per prima cosa sono stati presi in considerazione le differenti fonti alimentari (dal materiale organico disciolto fino al meso- e macro-zooplankton), poi l’assimilazione dei nutrienti eterotrofi (prevalentemente azoto, fosforo e carbonio) e infine gli effetti dell’alimentazione eterotrofa su differenti parametri fisiologici del corallo stesso (composizione dei tessuti, fotosintesi e crescita dello scheletro).